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Trail Running: rischi, prevenzione e grandi benefici

Il trail running è una disciplina affascinante, che unisce sport e natura, ma non va sottovalutata: affrontarla senza la giusta preparazione può comportare infortuni anche seri. Con l’aiuto del Dott. Vito Antonacci, fisioterapista esperto, scopriamo quali sono i rischi più comuni e come prevenirli, ma soprattutto perché, se praticato correttamente, il trail running può diventare un’attività estremamente benefica e motivante per corpo e mente.

 

Quali sono gli infortuni più comuni che i runner di trail affrontano durante le gare?

 Gli infortuni più comuni nel trail running includono distorsioni (soprattutto alla caviglia), tendiniti (Achillea e rotulea), fascite plantare, sindrome della bandelletta ileotibiale e microtraumi muscolari. A causa dei terreni irregolari, il rischio di traumi acuti è più elevato rispetto alla corsa su strada.

Quali fattori contribuiscono maggiormente a questi infortuni?

I principali fattori includono la mancanza di preparazione specifica, scarso controllo propriocettivo, fatica muscolare, tecnica di corsa inadeguata su terreni accidentati e utilizzo di calzature non adatte. Anche la scarsa pianificazione dell’allenamento e il sovraccarico sono elementi critici.

Le gare del circuito Puglia Trail le ritiene rischiose o le mette allo stesso livello degli altri trail?

Le gare del circuito Puglia Trail sono generalmente ben organizzate e sicure, ma come ogni trail comportano rischi legati all’ambiente naturale. Il livello di rischio è comparabile a quello di altri circuiti nazionali, purché l’atleta rispetti le regole e sia ben preparato.

Come si può prevenire efficacemente l’insorgenza di infortuni nel trail running?

La prevenzione si basa su un’adeguata preparazione fisica, esercizi propriocettivi, allenamento su terreni variabili, stretching regolare e scarpe adatte. È fondamentale aumentare progressivamente il carico di allenamento e ascoltare i segnali del proprio corpo.

Quali sono le migliori pratiche di riscaldamento e stretching specifiche per i trail runner?

Un buon riscaldamento include esercizi dinamici come skip, affondi in cammino, andature attive e salti controllati. Lo stretching, meglio se eseguito dopo l’allenamento, deve concentrarsi su polpacci, ischiosi-crurali, quadricipiti e muscoli del piede.

Come influisce il tipo di terreno sugli infortuni e sulla performance nel trail running?

Terreni sconnessi, rocciosi o fangosi aumentano il rischio di cadute e distorsioni, ma stimolano Anche l’equilibrio e la reattività neuromuscolare. Terreni più tecnici rallentano il passo ma migliorano la forza e la capacità adattativa del runner.

Quali sono i segnali di allarme di un infortunio imminente che i runner dovrebbero riconoscere?

Dolore persistente, rigidità articolare, gonfiore, calo della performance e alterazioni nella tecnica di corsa sono segnali da non ignorare. Intervenire precocemente riduce il rischio di peggioramento.

Quali sono i benefici fisioterapici specifici del trail running rispetto alla corsa su strada?

Il trail stimola maggiormente i muscoli stabilizzatori, migliora l’equilibrio e la propriocezione, ed è meno traumatico per le articolazioni grazie alla varietà del terreno. È un ottimo strumento preventivo e riabilitativo se ben gestito.

In che modo la fisioterapia può aiutare nel recupero dagli infortuni comuni nel trail running?

La fisioterapia agisce con tecniche manuali, esercizi terapeutici, rinforzo muscolare e rieducazione propriocettiva. Aiuta a ridurre il dolore, accelerare i tempi di recupero e prevenire recidive.

Quali strategie di allenamento consiglieresti per migliorare la forza e la resistenza muscolare nei trail runner?

Allenamenti in salita, esercizi funzionali (affondi, squat, balzi pliometrici), circuiti di forza e sedute su terreni misti sono ottimi per potenziare forza e resistenza. Anche l’integrazione con esercizi di core stability è fondamentale.

Come il trail running contribuisce al benessere mentale e fisico generale? 

Il contatto con la natura riduce lo stress, migliora l’umore e favorisce la produzione di endorfine. A livello fisico, migliora la forma cardiovascolare, la tonicità muscolare e la coordinazione, rendendo il trail un’attività completa e rigenerante.

In definitiva, il trail running è molto più di una semplice corsa: è un’esperienza totalizzante che stimola corpo e mente, ma richiede rispetto, consapevolezza e preparazione. Conoscere i rischi, adottare strategie preventive e affidarsi a professionisti come il Dott. Vito Antonacci permette non solo di evitare infortuni, ma di trasformare ogni uscita su sentieri e colline in un’occasione di crescita, benessere e libertà.

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