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A distanza di un mese esatto, ci ritroviamo alla Coratina ECOTRAIL , seconda tappa del circuito Pugliatrail 2024. Immersi nell’alta Murgia barese, Corato ci accoglie con un cielo plumbeo, che non fa presagire nulla di buono. Alle ore 8:00 e già una buona parte del popolo dei trail runners, novelli pellegrini della fatica, è giunta a Torre Sansanello, l’antica masseria che ci ospiterà e dove avrà luogo la gara.

Il presidente Maurizio Colabella e tutta l’Atletica Amatori Corato ci danno il benvenuto con i loro volti sorridenti, ma segnati da giorni di intenso lavoro.

Mancano pochi minuti alla partenza, quando, mentre gli ultimi ritardatari si apprestano a compiere i rituali pre-gara (posizionare il pettorale, allacciare le scarpe) il resto dei runners è alle prese con il riscaldamento podistico, nella speranza di combattere il freddo che diventa sempre più pungente ed al quale ormai ci eravamo già disabituati a causa di un ingannevole quanto fugace inizio d’estate.

Nell’attesa dello start si susseguono gli abbracci, i saluti, le strette di mano, gli in bocca al lupo e gli incoraggiamenti. Ultime foto e poi tutti pronti ai posti di partenza.

Lo sparo è preceduto da un minuto di silenzio, segnato da una sincera e tangibile commozione nel ricordo di un’amica che ci ha lasciati prematuramente, ma ciò che rende il suo tragico destino ancora più triste, è la circostanza in cui è avvenuta la sua scomparsa!

Alle 9:03 il cordone dei runners, seguito da altrettanti camminatori, parte!

Partenza flemmatica dettata dalla leggera salita che subito ci si presenta.  Ma è solo un fuoco di paglia perché solo dopo circa 600 metri una invitante discesa produce una improvvisa accelerazione della gara che si protrae per un chilometro. Di qui inizia una sinuosa salita, nascosta da un single track di circa un chilometro che inizia a tagliare il fiato. Solo chi ha il coraggio di alzare la testa e guardare alla propria destra, avrà scorto il maniero federiciano, che solo qualche settimana, fa era protagonista del trail.

Dopo un po’ si scollina e si scende giù, puntando dritto su Jazzo Tarantini e questa volta è più facile scorgere sulla sinistra Castel del Monte… ormai ci perseguita.

Di lì a poco inizia il tratto più divertente: contrada Strazza Cappid in discesa su un selvaggio, ma scorrevole single track, che porta su sentiero dell’acquedotto pugliese, fino ad arrivare ad un’elegante struttura in pietra: Masseria La Grotta.

Siamo a metà gara, stanchezza, freddo, vento e pioggia bagnano gli atleti; manca la salita? Eccola. Un chilometro e mezzo di salita, conduce gli atleti su una spoglia collina, che al suo apice mostra uno scenario da panico. Grandi nuvole grigie e minacciose nascondono l’intero orizzonte e si avvicinano inesorabilmente.

Gli atleti si precipitano giù, strisciando e scivolando. Danno la colpa a l’erba bagnata e al fango, ma in verità molti hanno scarpe da strada… forse converrebbe acquistare scarpe più adatta ai trail? Lasciamo ai posteri larga sentenza…

Intanto la discesa è finita e, dopo un breve tratto in pianura, si risale per un altro chilometro circa, per poi ridiscendere su una strada parallela. Si sente la voce della speaker… l’arrivo è vicino? Il GPS dice che siamo al km 15e la gara non è ancora finita. Eppure la voce è così vicina e dopo ogni curva si ha la sensazione di essere arrivati, ma ad ogni curva ne segue un’altra.

Rabbia e sofferenza iniziano a insorgere, ma quando ormai si sta per desistere, finalmente si giunge ad un festoso traguardo.

A distanza di 1h e 9’ 41” ecco l’ormai noto Antonio Maggisano, atleta calabrese, tagliare per primo il traguardo, seguito da Vito Locaputo e Denis Grego in terza posizione.

In campo femminile, si conferma ancora una volta vincitrice la talentuosa Silvana Iania con un tempo di 1h 21’07”, seguita da Laura Magista’ e Giusy Criscuolo.

Intanto proseguono gli arrivi e prosegue la festa all’insegna dell’edamus, bibamus, gaudeamus! (mangiamo , beviamo e godiamo) anche se con la testa si è proiettati alla prossima tappa: la prima edizione del DENORA TRAIL

Mariangela Di Lena

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